La Costituzione

In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: sono tutti sfociati qui negli articoli. Piero Calamandrei

Conclusa la seconda guerra mondiale premeva la necessità di realizzare un’Italia diversa, ponendo come basi gli stessi valori che avevano ispirato la Resistenza e la lotta contro il nazifascismo, quali la democrazia, la libertà, la giustizia e la solidarietà.

Il 2 Giugno del 1946 fu indetto un referendum istituzionale al fine di determinare la forma di Stato da dare all’Italia. Gli italiani erano chiamati per decidere tra due diverse forme istituzionali: Monarchia o Repubblica? Quest’ultima trionfò con 12.717. 923 cittadini favorevoli.

A ciascun italiano, uomo e donna di almeno 21 anni (per la prima volta fu esteso alle donne il diritto di voto) furono consegnate due schede: la prima per manifestare la preferenza tra Monarchia e Repubblica, la seconda per l’elezione dei 556 deputati dell’Assemblea Costituente, con il compito di redigere la Carta Costituzionale.

Il combinato disposto degli articoli 1 e 139 è inequivocabile: L’Italia è una Repubblica democratica ….. “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale” e indica l’importante valore irrevocabile della scelta del popolo.

Si dice che la nostra sia la Costituzione più bella del mondo!

In vigore dal 1 gennaio 1948, con i suoi 139 articoli, la Costituzione italiana traccia, le linee guida della vita sociale e delle Istituzioni.

Al suo interno troviamo raggruppate le certezze, gli ideali e le garanzie poste alla base del nostro sistema, nonché i diritti e doveri attribuiti a ciascun cittadino.

Comprendere il ruolo della Costituzione significa conoscere non soltanto il documento fondamentale della nostra Democrazia, ma anche possedere una mappa in grado di orientare l’esercizio della nostra responsabilità sociale. La Costituzione pone a proprio fondamento il nucleo di valori comuni irrinunciabili, quali la libertà, la dignità umana, il rispetto della vita, il lavoro e la proprietà; in poche parole i diritti universali dell’uomo. La Costituzione è strutturata in tre parti:

dall’articolo 1 a 12 vengono elencati i diritti fondamentali, ossia i valori su cui si basa lo Stato: la democrazia, l’uguaglianza, la solidarietà, il lavoro, le minoranze linguistiche, le confessioni religiose, i rapporti Stato Chiesa, la cultura e la ricerca, il diritto comunitario e internazionale, la pace;

dall’articolo 13 a 54 troviamo i diritti e i doveri dei cittadini. I diritti sono aspetti importanti della  vita di ogni persona: ad esempio il diritto allo studio, il diritto alla libertà personale, la libertà di comunicazione, corrispondenza e di stampa, di associazione e riunione, di elettorato attivo e passivo, e lo Stato si impegna a garantirli. I doveri, invece, sono i comportamenti che i cittadini devono tenere nei rapporti sociali, ad esempio il dovere di difendere la patria, di concorrere alla spesa pubblica, di osservare le leggi;

dall’articolo 55 a 139 è disciplinato l’Ordinamento della Repubblica, o meglio il modo in cui è organizzato lo Stato. E’ stabilito chi fa le leggi (potere legislativo), chi le mette in atto (potere esecutivo) e chi  controlla che vengano rispettate (potere giudiziario).

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Approfondimenti:

Diritto costituzionale a cura di Roberto Bin e Giovanni Pitruzzella, Giapichelli editore

www.libertaegiustizia.it