La violenza è caratterizzata da continui abusi che si verificano, sovente, all’interno delle relazioni intime di coppia. La violenza fisica può essere manifesta (calci, spinte, pugni, schiaffi), o esercitata in forma più sottile rivolgendosi, ad esempio, a qualcosa cui la vittima tiene particolarmente (animali, vestiti, oggetti.) Lo scopo di tali aggressioni è quello di esercitare il controllo e la sottomissione.

Esiste però una particolare forma di abuso molto più subdola delle percosse o delle lesioni definita violenza psicologica.
Tale forma di violenza, che porta con sè profonde lacerazioni nell’anima e nella psiche di chi la subisce, è in grado di paralizzare emotivamente la vittima. Infatti, la persona offesa da questo male non si rende conto di essere circuita e manipolata dal suo aggressore o, qualora ne sia consapevole, non ne fa parola con nessuno. Il silenzio da parte delle vittime può aversi per diverse ragioni: vergogna, paura di ritorsioni, paura di non essere creduti, senso di fallimento, pudore, imbarazzo nei confronti della famiglia di origine e del contesto sociale in cui vive.
Ma quali sono i comportamenti attuati dal soggetto abusante? esistono esternazioni manifeste quali intimidazioni, minacce, costrizioni, umiliazioni, gelosia ossessiva, allontanamento della vittima da amici, familiari, impedimento nella realizzazione del lavoro; ma anche comportamenti velati, come l’atteggiamento passivo-aggressivo caratterizzato dal silenzio.
Lentamente la vittima si trova con l’autostima distrutta, in una totale perdita di obiettività e senza alcuna forza psichica per reagire.
A tali situazioni spesso si accompagna la cosiddetta violenza economica, ossia quel sopruso che sfrutta il danaro per garantire una totale dipendenza della vittima all’aggressore. Spesso accade che la vittima, senza danaro, non è in grado di allontanarsi dall’abitazione.
Anche se non si tratta di violenza fisica, e quindi tangibile, le violenze psicologiche, ed economiche, possono essere provate dalla vittima mediante oculati accorgimenti, al fine di dimostrare in giudizio la colpevolezza dell’abusante.
Il dilagare di questo fenomeno ha spinto recentemente il legislatore ad introdurre il Codice Rosso (L. 69/2019) per offrire maggiore tutela alle vittime di violenza domestica e di genere. Nel codice penale la legge in questione ha inserito nuovi reati quali: il delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate (cd. revenge porn); il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso; il reato di costrizione o induzione al matrimonio; violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Lo studio legale dedica particolare attenzione alle vittime di tali reati e, con il loro consenso, saranno accompagnate nel delicato percorso di ricostruzione emotiva grazie all’ausilio di professionisti competenti in materia.
Qualora sussistano i requisiti di legge per l’ammissione al gratuito patrocinio, lo Studio Legale valuta la possibilità di assistere il richiedente mediante il beneficio del patrocinio a spese dello Stato, garantendo ai soggetti non abbienti l’accesso al diritto di difesa.
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